Uno strano dolore
Datte: 28/10/2020,
Catégories:
Première fois
Anal
Inceste / Tabou
Auteur: kazzoduro, Source: xHamster
... nei piedi.
Dopo il secondo orgasmo seguì il terzo che mi fece letteralmente urlare mentre la mia figa spruzzava dappertutto e quando mi fui finalmente calmata decisi di dedicarmi a lui.
Vieni qua, gli dissi, siediti sul viso di mamma e fatti leccare il buco del culo. Ti piacerà, vedrai.
E difatti gli piacque talmente che quasi mi soffocò da tanto che spingeva il culo sulla mia faccia per farsi leccare l'interno dell'ano.
Fermati mamma, fermati o mi farai sborrare.
Quando si rialzò dal mio viso il suo cazzo colava come un rubinetto mal chiuso.
Il lenzuolo era tutto pieno di macchie dei miei sughi, dei miei spruzzi e della sua bava.
Non vuoi che mamma ti faccia sborrare?
Si, certo, ma non leccandomi il culo.
Come preferisci che ti faccia sborrare?
Potresti leccarmi un po' la cappella, poi te la fai rimettere in pancia, nel culo e, infine, ti fai sborrare in faccia. Ti va?
Detto, fatto.
Mentre gli leccavo la cappella gli misi anche un dito nel culo come mi aveva insegnato mio marito e gli massaggiai delicatamente la prostata facendo aumentare il flusso della bava che ormai mi aveva letteralmente riempito la bocca, poi me lo feci mettere in pancia e nel culo e quando non riuscì proprio più a trattenersi si fece dare le ultime leccate alla cappella per potermi sborrare in faccia.
Rammentando di come imbrattava le lenzuola quando era solo un adolescente immaginai che mi avrebbe innaffiata tutta, ma le bordate che mi scaricò addosso superarono ...
... ogni mia aspettativa.
Pareva un giardiniere nell'atto di innaffiare un'aiuola, solo che dal suo tubo non usciva acqua ma una crema spessa e densa che volava dappertutto sporcando, oltre a me, ogni angolo della stanza.
Non li contai ma mi riversò addosso quindici, forse venti, schizzi di sborra uno più abbondante e più potente dell'altro e alla fine mi si fece più vicino e con il cazzo contro il mio viso liberò una rivolo interminabile di sborra, questa volta più liquida, che mi colò dappertutto formando sul lenzuolo una larga pozza.
Facemmo una lunga doccia ma il ragazzo non era ancora soddisfatto e dietro la promessa che dopo quella notte non mi avrebbe mai più chiesto di farlo godere, lo feci sborrare altre volte concedendogli di fare tutto quello che desiderava.
Volle che gli raccontassi nei minimi dettagli tutto quello che facevo con suo padre e mi estorse anche la confessione di qualche scappatella facendosi raccontare come facevo godere gli altri uomini, di come mi facessi chiavare e inculare da loro. Volle sapere che odore e che sapore avesse la loro sborra e si arrapò come una bestia quando gli dissi che un paio di volte avevo partecipato a dei festini, ovviamente ad insaputa di suo padre, dove cinque o sei negri giovanissimi mi avevano fatto godere fin quasi a svenire con i loro cazzi enormi e sempre dritti. Gli dissi che ne prendevo anche tre per volta, uno in pancia uno in culo ed uno in bocca mentre gli altri mi sborravano addosso. Gli dissi che mi era ...