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Una punizione esemplare
Datte: 13/09/2019, Catégories: BDSM / Fétichisme Auteur: Evoman2, Source: xHamster
... almeno una trentina. Pian piano mi calmai ma, a brevi intervalli di tempo, i muscoli della vagina e dell’ano ricominciavano a tremare irrigidendosi senza che il mio cervello impartisse alcun ordine. Dio, non potevo credere a quello che mi era successo. Ero sfinita; svuotata di ogni energia, spalmata sulla poltrona. Aprì gli occhi e mi vidi riflessa nello specchio: stentai a riconoscermi. I capezzoli, nonostante il dolore delle pinze, erano grossi e dritti come pollici. La pancia ed il pube mi tremavano come se fossero fatti di gelatina. Con orrore mi accorsi che gli spettatori erano tutti in piedi; si erano avvicinati e mi fissavano, da brevissima distanza, eccitati dai miei orgasmi, dalle mie reazioni convulse. Poi mi resi conto che non me ne fregava niente: loro non sapevano cosa avessi provato; quale piacere mi avesse regalato la loro punizione; fui quasi tentata di ringraziarli mentalmente finché il formicolio delle scosse non riprese. Nella mia testa, tutto divenne improvvisamente rosa; i muscoli s’irrigidirono nuovamente lottando contro i legacci; e ripresero anche gli orgasmi; lenti, non più rapidi come prima, ma potenti, forse più potenti. Ero sfinita; non avevo più saliva nella bocca. Le braccia, le gambe, le spalle, il collo erano tutto un dolore. Durò a lungo, questa volta; almeno un quarto d’ora, ma non fu piacevole come la volta precedente: gli orgasmi, quando arrivarono, erano diventati dolorosi, insopportabili. La testa mi pulsava ...
... come se ci stesse lavorando dentro un martello pneumatico. Le mammelle mi erano diventate di fuoco; l’ano mi bruciava da impazzire; volevo andarmene, volevo scendere da quella maledetta poltrona, togliermi di dentro tutti quei tubi, volevo pisciare, volevo cagare. Mi accorsi che stavo piangendo come una disperata: ero disperata. Le scariche elettriche si fermarono; lentamente riuscì a rilassarmi. Non sapevo cosa mi facesse più male: ero tutta un unico, grande dolore. Il formicolio riprese, leggero ma costante: ancora diverso dalle volte precedenti. Aumentava e diminuiva; aumentava e diminuiva portandomi sull’orlo dell’orgasmo per lasciarmi lì, insoddisfatta sia nel piacere che nel dolore. Lentamente arrivarono gli orgasmi: piacevoli; dolorosi; forti; appena percettibili; non lo so; non lo ricordo più. Non ricordo quante volte la corrente cessò di percorrere il mio corpo; quante volte mi dettero il tempo di riprendermi per ricominciare a punirmi subito dopo. Credo di essere svenuta, perché i miei ricordi si perdono per riprendere con il medico che mi stava auscultando il cuore con lo stetoscopio. - Tutto bene; è una donna molto forte, e, devo ammettere, con un corpo ed una sessualità veramente eccezionali. – le sue mani mi accarezzarono le tette soffermandosi sui capezzoli straziati dalle pinze, poi scesero in basso spingendomi sulla pancia – l’intestino è duro, ma ancora regge molto bene – poi mi premette sul pube facendomi mugugnare dal dolore – È ora di ...