Una punizione esemplare
Datte: 13/09/2019,
Catégories:
BDSM / Fétichisme
Auteur: Evoman2, Source: xHamster
... la spaccata.
Soltanto allora mi accorsi che in alto, sul soffitto, c’era uno specchio che mi consentiva di vedere perfettamente tutto il mio corpo e, purtroppo, tutto quello che mi avrebbero fatto.
L’infermiera mi applicò il bracciale dello sfigmomanometro e stava proprio completando la misurazione della pressione quando rientrò il medico capo. Non era solo: era accompagnato da un gruppo, in maggioranza uomini, tutti con una maschera sul volto. I nuovi entrati si accomodarono, in silenzio, sulle poltrone disposte a semicerchio attorno a me.
Sentivo i loro sguardi violare il mio corpo; tutte le mie intimità spalancate ed in piena vista. In quel momento avrei preferito mille volte essere morta che stare lì, in quelle condizioni, di fronte a quei porci che si pascevano della mia vergogna.
Sentì le lacrime scorrere abbondanti sulle mie guance e cominciai a maledirmi per quelle poche ore di godimento trascorse con il mio segretario.
I due infermieri avvicinarono alla mia poltrona due carrelli con due diverse strumentazioni.
Uno di quegli apparecchi, lo conoscevo, era un elettrocardiografo; l’altro, pieno di manopole e di lampade spia mi era del tutto sconosciuto, ma non m’ispirava niente di buono.
Il primo apparecchio a cui venni collegata fu l’elettrocardiografo. Mi applicarono gli elettrodi adesivi ai polsi; alle caviglie; ai lati della fronte e sul torace.
Bip … Bip … Bip … , la macchina era accesa e segnalava la frequenza dei miei battiti ...
... cardiaci.
- Prova dolore. – annunciò ad alta voce il medico capo che stava tarando l’apparecchio.
L’infermiere che mi aveva applicato gli elettrodi al torace afferrò le mie belle tette con tutte e due le mani e le strizzò fino a farmi mugugnare dal dolore.
I Bip accelerarono di colpo.
- Stop. – ordinò ancora il medico.
L’infermiere aprì le mani ed i battiti cominciarono lentamente a rallentare.
- Ancora. – chiese nuovamente il medico dopo aver girato alcune manopole della macchina.
Questa volta l’infermiere si accanì sui miei capezzoli: li prese tra indice e pollice torcendoli e strizzandoli come si fa con le palline di mollica di pane.
- Perfetto. Tutto a posto. Possiamo anche incominciare la preparazione. -
Le parole del medico mi fecero capire che il momento di scontare la mia punizione si stava avvicinando. Dopo tutto quello che già avevo passato non sapevo se esserne felice o meno. Cosa poteva capitarmi di peggio? Nulla! Almeno questo era quello che credevo.
Dallo specchio vidi l’infermiera avvicinarsi con una bacinella e un paio di pinze a molla in mano. Usando le pinze prelevò dalla bacinella un batuffolo d’ovatta impregnato di uno schifoso liquido marrone e cominciò a passarmelo, sfregando con vigore, sui capezzoli prima, poi su tutta la mammella sgocciolando su tutto il torace. Il liquido era appiccicoso e ghiacciato. Mi lamentai, per quanto potevo, ma lei non se ne curò; poi si trasferì in mezzo alle mie cosce, e prelevato un nuovo batuffolo, me lo ...